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Coordinatore GdS

Maria Caterina Silveri
Dipartimento di Psicologia Università Cattolica del Sacro Cuore, 20123 - Milano
Centro di Medicina dell'Invecchiamento, Fondazione Policlinico Universitario "Agostino Gemelli" IRCSS, 00168 - Roma
Email: mariacaterina.silveri@unicatt.it

 

Rinnovo Coordinatore GdS Neurologia Cognitivo-Comportamentale - Elezioni 21 novembre 2024 dalle ore 11.00 alle ore 16.00 sulla piattaforma dedicata
Deadline candidature 21 ottobre 2024
Candidatura Prof.ssa Maria Caterina Silveri

 
IV Convegno "La Neurologia Comportamentale e la Neuropsicologia in Ospedale"
4 Novembre 2022 - Sala Convegni Fondazione Poliambulanza, Via Bissolati 57, Brescia

 

Riunione del GdS: "Zero in condotta": I disturbi del comportamento sociale - in memoria di Dario Grossi

30 Settembre 2022 - Istituto Italiano di Studi Filosofici, Via Monte di Dio 14, Napoli

 

Attività GdS

 

Descrizione GdS
La Neurologia Comportamentale è una disciplina che studia gli aspetti clinici e anatomopatologici dei deficit o disordini dei processi neurali associati all’attività mentale in tutte le sue manifestazioni. Quindi, questa disciplina include i deficit delle funzioni cognitive, emotivo-motivazionali e del comportamento sociale. Storicamente, l’aspetto principale della Neurologia Comportamentale è 
(1) individuare la fenomenologia e fisiopatologia dei disturbi cognitivi causati da alterazioni cerebrali,
(2) effettuare la diagnosi a livello clinico e (3) programmare il trattamento. I principali domini cognitivi di interesse sono l’attenzione, la memoria, il linguaggio, i processi percettivi di livello superiore, la programmazione motoria e le funzioni frontali o esecutive, come la soluzione di problemi, le capacità di astrazione, la pianificazione, l’introspezione e altre. I progressi ottenuti nell’ambito delle neuroscienze cognitive grazie alle neuroimmagini, alle tecniche elettrofisiologiche e alla neuropsicologia cognitiva sperimentale hanno reso possibile l’evoluzione e la crescita della Neurologia Comportamentale, come una sottospecialità all’interno della neurologia. La Neurologia Comportamentale permette inoltre di ampliare le nostre conoscenze sulle basi biologiche dei processi cognitivi, delle emozioni e del comportamento sociale. In linea di massima la Neurologia Comportamentale include tre tipi di sindromi cliniche: 
- i deficit cerebrali diffusi e multifocali che interessano le abilità cognitive e il comportamento (per esempio le demenze e lo stato confusionale);
- le sindromi neuro-comportamentali da lesioni focali (per esempio, l’afasia, la negligenza spaziale unilaterale, l’amnesia, l’aprassia, l’agnosia, la sindrome disesecutiva);
- le manifestazioni neuropsichiatriche delle malattie neurologiche (per esempio la depressione, la sindrome maniacale, l’ansia, le modificazioni della personalità, o i disturbi
ossessivo-complessivi, che possono accompagnare malattie come l’epilessia, le malattie cerebrovascolari, i traumi cranici, o la sclerosi multipla, i disturbi del movimento).
Queste categorie sindromiche possono essere distinte dal punto di vista eziologico in disturbi cerebrali primari (per esempio neurodegenerativi) e secondari (per esempio tossico-metabolici), o sulla base delle modalità con cui si verificano (evolutivi, ereditari, sporadici o acquisiti).
La specialità clinica della Neurologia Comportamentale richiede una combinazione unica di conoscenze e abilità che vanno oltre lo scopo di un neurologo generale. Ciò include competenze in:
- neuroanatomia funzionale comportamentale, utilizzata per correlare i dati clinici con i marker strutturali e funzionali cerebrali ottenuti con le neuroimmagini e i metodi
elettrofisiologici;
- somministrazione e interpretazione di valutazioni cognitive, cioè esami neuropsicologici;
- basi neurochimiche e trattamento farmacologico dei disturbi cognitivi, emozionali e comportamentali.
Oltre a queste aree centrali di expertise, è richiesta una conoscenza fondamentale dell’epidemiologia, della genetica molecolare, della fisiopatologia, della gestione clinica globale, e della prognosi delle sindromi neurocomportamentali.
Inoltre, trattandosi di un contesto che ha a che vedere con popolazioni fragili, come sono inevitabilmente quelle affette da disturbi cognitivi e comportamentali, risulta indispensabile una cultura su questioni etiche, sociali e giuridiche , e una particolare attenzione all’adozione di codici di comportamento ispirati all’etica biomedica e psicologica. 
 

SCADENZA IL 31 Dicembre 2027


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